L’Italia vanta una delle più antiche tradizioni al mondo nei settori dell’osservazione scientifica meteorologica e sismologica. E’ della metà del ‘600 la nascita a Firenze della prima rete meteorologica, comprendente osservatori italiani e stranieri. In Italia, già nella prima metà del ‘700, iniziarono i primi tentativi di registrare i terremoti, prima con semplici sismoscopi poi, nei duecento anni successivi, con strumenti sempre più sofisticati.
Negli ultimi 25 anni l’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (INGV) ha realizzato una sistematica azione di recupero e di valorizzazione scientifica e culturale di osservatori, strumenti e documentazione di questa intensa e unica tradizione scientifica.
Poiché Firenze è stato uno dei centri europei più fecondi per la meteorologia e la sismologia, l’INGV, in collaborazione con la Provincia di Firenze e l'Osservatorio Ximeniano, propone la mostra “Dal cielo alla terra, meteorologia e sismologia a Firenze dall’Ottocento a oggi”.
Partecipano all'iniziativa il CRA-CMA, il CNR, l’INFN, l’INAF e numerosi enti scientifici italiani e stranieri.
|
La mostra prende spunto dall’esperienza fiorentina in campo meteorologico e sismologico per presentare circa 140 strumenti che sottolineano il primato italiano in questo settore, contestualizzato nel quadro euro-mediterraneo.
Si tratta di un evento espositivo mai realizzato anche a livello internazionale. Gran parte della strumentazione è stata oggetto di accurato restauro filologico presso lo specifico laboratorio dell’INGV di Roma.
|